Cava, Corso Umberto I.
Questa immagine in una notte di pioggia ha richiamato alla memoria i versi dell'opera di François Villon, citata nel titolo, datata 1489.
Dalla Ballata degli Impiccati.
...
Siamo morti, nessuno ci tormenti,
ma pregate Dio che tutti noi assolva!
La pioggia ci ha lavati abbastanza
e il sole ci ha anneriti e seccati;
Gazze, corvi ci hanno gli occhi scavati,
e strappata la barba e le sopracciglia.
Mai un solo istante restiamo seduti;
di qua e di là, come fa il vento soffiando,
a suo agio, senza tregua siam sballottati
e in più colpiti e dagli uccelli beccati.
...
In post-produzione ho dovuto, a malincuore, ritoccare l'immagine facendo sparire vari cavi che pendevano sullo sfondo, cercando comunque di restare fedele al mio proposito di lasciare le foto il più naturale possibile. Questo mi ha frenato dal modificare completamente colori e background seguendo una piccola ispirazione che avrebbe stravolto la foto rendendola meno naturale. Chissà, avendo un po' di tempo libero in futuro potrei ri-postarla nella versione definitiva.